Se c’è una bevanda che unisce tutto il mondo, a parte l’acqua, questa è il caffè. È bevuta dovunque, senza distinzione di continente, condizioni meteo o di religione.
Nel mondo orientale e musulmano c`è il caffè turco, nel mondo anglosassone il cosiddetto caffè americano da bere nei tazzoni, in Italia l’espresso e il cappuccino.
Per il freddo dell’inverno si può scegliere il caffè corretto con un po’ di liquore. Per combattere il caldo dell’estate si può provare il caffè shakerato.
E all’Expo questo aspetto globale salta all’occhio.
Nel padiglione tematico del caffè sono ospitati dieci paesi di tre continenti: Africa; America e Asia.
Ma ad occuparsi del caffè sono anche tanti altri paesi che all’ Expo hanno un loro spazio, come il Brasile, la Colombia e anche la Turchia.
Proprio durante Expo, il 30 settembre e il primo ottobre, si svolgerà il primo Coffee Global Forum, una riunione a cui parteciperanno una quarantina di paesi.
L’Italia – che non coltiva caffè ma lo trasforma – farà la parte del leone. Ma le virtù del caffè sono anche piacere, salute e sostenibilità.Estratto Articolo 19.04.2015 ‚Lombardia Oggi’
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